Paradiso sul Bove

Era un pomeriggio autunnale e, mentre arrancavo a caccia di scorci fotografici verso il rifugio del Fargno, un po’ deluso per la giornata inconcludente, fui improvvisamente avvolto da una fitta nebbia che calò senza preavviso, come una coltre silenziosa discesa dal cielo. In pochi istanti il paesaggio scomparve, le forme si dissolsero e il sentiero, fino a un momento prima ben visibile, sembrò inghiottito da un mondo ovattato. Il silenzio era quasi inquietante, rotto solo dal mio respiro affannato e dallo scricchiolio dei passi sulla ghiaia umida.

Non vedevo più nulla e, impaurito al pensiero di trovarmi in una situazione di pericolo con il buio che lentamente avanzava, pensai per un attimo di tornare indietro, di rinunciare e rientrare sui miei passi. Ma qualcosa dentro di me, forse l’istinto, forse quella testarda fiducia che spesso accompagna chi cerca la bellezza, mi spinse a continuare. Così, passo dopo passo, seguendo una vaga traccia e aggrappandomi al desiderio di non arrendermi, ripresi a salire, con il cuore che batteva forte e la mente concentrata solo sul respiro e sul cammino. Poi, all’improvviso, la fortuna decise di sorridermi. La nebbia cominciò a diradarsi, lentamente, come un sipario che si apre. Quasi correndo, raggiunsi la cima giusto in tempo per assistere a uno spettacolo che nessuna immaginazione avrebbe potuto anticipare: sotto di me la nebbia si era trasformata in un mare bianco, spumeggiante, che ondeggiava dolcemente tra le valli.

Da quel mare surreale emergeva, maestoso e solitario, il Monte Bove, illuminato da una luce calda e dorata. Più in basso, il piccolo paese di Ussita, con le sue luci appena accese, sembrava una nave sospesa tra le onde, un faro umano in mezzo all’immensità. Restai immobile, rapito, incapace di scattare subito: volevo imprimere nella memoria quell’istante perfetto prima ancora che nell’immagine. Poi, finalmente, sollevai la macchina fotografica, consapevole di essere testimone di un momento irripetibile, di un dono improvviso della montagna.

10 novembre 2011 – Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Italia